Casartigiani Treviso



25/06/2020
INFORMATIVA GIUGNO 2020

INFORMATIVA GIUGNO 2020

 

Registratore telematico, proroga periodo transitorio e lotteria scontrini: novità nel DL Rilancio

Proroga periodo transitorio registratore telematico, ancora sospese le sanzioni sullo scontrino elettronico. Il decreto Rilancio rinvia al 2021 anche la lotteria degli scontrini, attesa dal prossimo 1° luglio.

Proroga periodo transitorio registratore telematico: sei mesi di moratoria per le sanzioni  sullo scontrino elettronico, che partiranno a pieno regime solo dal 1° gennaio 2021.

Il decreto Rilancio rinvia due degli appuntamenti IVA del secondo semestre 2020: accanto al registratore telematico, slitta anche la lotteria degli scontrini.

Pagamento in contanti, dal 1° luglio 2020 scatta il nuovo limite

Ancora pochi giorni ed entrerà in vigore il nuovo limite per il pagamento in contanti. Dal 1° luglio 2020, infatti, la soglia si abbasserà rispetto a quella attuale. Vediamo cosa cambia e quali sono le sanzioni previste.

Attualmente, il limite per i pagamenti in contanti è fissato  a 3000 euro, ma a partire dal 1° luglio 2020 scenderà  a 2.000 euro (eccezion fatta per il money transfer, per cui il tetto massimo è già fissato a 1.000 euro). In sostanza, per i pagamenti fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona o azienda, ma dai 2.000 euro in poi è obbligatorio effettuare il pagamento con strumenti tracciabili.

Nel 2021, inoltre, il limite al pagamento in contanti sarà abbassato ulteriormente, a 1000 euro. Le sanzioni per i pagamenti in contanti vengono commisurate all’effettivo importo della violazione commessa e variano da un minimo di 3000 euro a un massimo di 50000 euro. Tenendo presente che nella violazione sono coinvolti entrambi gli attori, ovvero chi effettua il pagamento e chi lo riceve.

Fino a 250.000 la sanzione va da un minimo di 2.000 a un massimo di 50.000 euro per le parti contraenti; oltre i 250.000 euro, la sanzione va da 15.000 a 250.000 euro.

Discorso diverso, invece, per i versamenti e i prelievi fatti sul proprio conto corrente. Non trattandosi di trasferimento di denaro tra soggetti diversi non ha limiti e non incappa nelle sanzioni. Discorso simile anche per i pagamenti rateizzati in contanti come, ad esempio, le cure dentistiche.

 

Arriva il bonus Pos 2020 sotto forma di credito d’imposta per le imprese e i professionisti che consentono l’uso del pagamento elettronico ai propri clienti. Attenzione alle sanzioni.

Mancano pochi giorni al 1° luglio 2020, data in cui parte il Bonus Pos per imprese e professionisti che consentono al consumatore di effettuare il pagamento in forma elettronica, tramite carte di credito, di debito e strumenti simili. si tratta di un bonus fiscale pari al 30% delle commissioni applicate dalle banche o da altri operatori finanziari che lo Stato s’impegna a restituire ai professionisti sotto forma di credito d’imposta ma solo in regime di compensazione.

Possono usufruire del bonus fiscale del 30% solo i professionisti e le imprese che nell’anno precedente hanno registrato ricavi o compensi, a prescindere dal tipo di attività svolta o dal regime di contabilità tenuta, fino a 400.000 euro.

Il credito d’imposta sarà utilizzabile solo in compensazione a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento delle spese. Esso dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo (in questo caso del 2021 per il 2020) e non andrà a cumularsi al reddito stesso e di conseguenza non inciderà sulle tasse relative e dell’IRAP.

Il Bonus fiscale 2020 previsto dal Decreto Fiscale (legge 157/2019) si pone l’obiettivo di incentivare l’uso della moneta elettronica e al fine di avere maggiore controllo sulle transazioni effettuate.

Le sanzioni per chi non consente l’uso del Pos

Non sono previste delle sanzioni per professionisti e imprese che non permettono al consumatore di utilizzare il pagamento elettronico, è stato eliminato l’emendamento che prevedeva una doppia multa, a partire dal 1° luglio 2020, nel caso di mancata accettazione di pagamenti con bancomat.

La comunicazione all’Agenzia delle Entrate

Tramite il software della Agenzia delle Entrate, professionisti e imprese dovranno comunicare il credito d’imposta entro il 20 del mese successivo. Tale bonus fiscale potrà essere usato a decorrere dal mese successivo. Nella comunicazione va inserito nel dettaglio il numero di operazioni, gli importi di commissioni e i costi fissi.

 

Scadenza saldo e acconto Irpef 2020: proroga per ISA e forfettari

Irpef, scadenza saldo e acconto 2020 con proroga per le partite IVA alle quali si applicano gli ISA, compresi i forfettari. Resta al 30 giugno la scadenza per i soggetti diversi.

La novità è contenuta nel DPCM annunciato dal MEF con il comunicato stampa del 22 giugno 2020: la scadenza delle imposte sui redditi è prorogata al 20 luglio (o 20 agosto con lo 0,4% in più)

La proroga potrebbe però essere soltanto il primo step per un rinvio più lungo, che potrà arrivare solo con la conversione in legge del decreto Rilancio.

Ad oggi tuttavia la scadenza di saldo ed acconto Irpef 2020 è soggetta ad un rinvio lieve e parziale, considerando che lascia fuori le partite IVA non soggette agli ISA, lavoratori dipendenti e pensionati. Per questi il termine di pagamento è confermato al 30 giugno 2020 (30 luglio con lo 0,4%).

 


REGIONE VENETO: Bando contributi a fondo perduto

“Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale”.

Approvazione “Bando per contributi a supporto delle micro e piccole imprese colpite dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nei settori commercio, somministrazione e servizi alla persona"

Con il presente Bando la Regione intende sostenere le micro e piccole imprese dei settori commercio al dettaglio, somministrazione e servizi alla persona, la cui attività sia stata sospesa per effetto del DPCM 11 marzo 2020 e che debbano far fronte alla realizzazione di interventi volti alla ripresa dell’attività aziendale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. La misura persegue lo scopo di favorire la ripartenza competitiva e, di conseguenza, il rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo nei settori sopra indicati, con particolare riferimento alle micro e piccole imprese; essa inoltre, tiene conto del fabbisogno di liquidità delle imprese a seguito dell’inevitabile drastica riduzione del fatturato nel corso del periodo di sospensione dell’attività e, in modo particolare, per fare fronte alle spese connesse al rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie previste dalle normative nazionali e dalle linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive recepite con Ordinanza del Presidente della Giunta regionale del Veneto.

Sono ammesse alle agevolazioni le micro e piccole imprese, come definite dalla Raccomandazione della Commissione 6 maggio 2003, n. 2003/361/CE, dei settori del commercio al dettaglio, della somministrazione e dei servizi alla persona.

L’impresa, a pena di inammissibilità della domanda, deve possedere i seguenti requisiti:

- risultare regolarmente iscritta al Registro delle Imprese o, nel caso di imprese artigiane, all'Albo delle imprese artigiane, istituiti presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio alla data del 31 dicembre 2019;

- risultare regolarmente iscritta come “Attiva” al Registro delle Imprese o, nel caso di imprese artigiane, all'Albo delle imprese artigiane, istituiti presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio alla data dell’11 marzo 2020, al momento della presentazione della richiesta di prenotazione del contributo di cui all’art. 6, paragrafo 6.2 lett.a) e al momento della presentazione della domanda di cui all’art. 6, paragrafo 6.2 lett. c). Ai fini della verifica, farà fede la data risultante dalla banca dati del Registro delle Imprese;

- avere un fatturato annuo risultante, come dettagliatamente indicato all’articolo 6, paragrafo 6.2 lett. b1), dalla Dichiarazione IVA relativa all’esercizio 2018 ovvero, in mancanza, dal Modello Redditi relativo all’esercizio 2018, non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore ad euro 500.000,00; tale requisito non si applica alle imprese iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1° gennaio 2018;

i) impiegare un numero di addetti, presente nel Registro delle Imprese, non superiore a 9 alla data del 31 dicembre 2019; il numero di addetti è ricavato esclusivamente facendo riferimento al valore medio del totale degli addetti (dipendenti e indipendenti, esclusi i collaboratori) risultante dal Registro delle Imprese alla data del 31 dicembre 2019.

L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto a sostegno della liquidità aziendale. L’ammontare del contributo è determinato nella somma di euro 2.000,00 maggiorata di un importo pari ad euro 250,00 per ogni addetto dell’impresa che eccede il numero di 2 (fino ad un massimo di 9 addetti), fino ad un massimo di euro 3.750,00.

In questa fase, le imprese interessate possono inviare, attraverso lo sportello informatico raggiungibile dal sito istituzionale http://bandi.regione.veneto.it/Public/Elenco?Tipo=1 o direttamente all’indirizzo dedicato: cdnbandi.regione.veneto.it/311-covid-fesr, una richiesta di

prenotazione del contributo.

L’inserimento delle richieste di prenotazione sarà attivo dalle ore 10.00 del 2 luglio 2020 alle ore 16.00 del 14 luglio 2020 e la conferma delle stesse tramite le istruzioni indirizzate alla casella diposta PEC del beneficiario dovrà essere effettuata non oltre le ore 16.00 del 16 luglio 2020.

Il completamento della procedura sarà vincolato a comunicazioni e istruzioni indirizzate alla casella di posta PEC registrata nella banca dati del Registro delle Imprese. È necessario, quindi, che il beneficiario verifichi che tale casella di posta sia funzionante e aggiornata prima di prendere parte alla procedura di prenotazione.

Si evidenzia che l’ordine cronologico di presentazione delle richieste di prenotazione non rileva ai fini della formazione dell’elenco  provvisorio delle imprese finanziabili.

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