Casartigiani Treviso



28/02/2024
XI CONGRESSO ARTIGIANATO TREVIGIANO - CASARTIGIANI TREVISO

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mandamento trevigiano si conferma perno fondamentale del sistema Casartigiani Veneto

Casartigiani Treviso a congresso:rinnovo per assemblea e direttivo

Il presidente di Casartigiani Franco Storer traccia le priorità per i prossimi cinque anni: «Ricambio generazionale, digitalizzazione, transizione ecologica e politiche europee sono le sfide del futuro anche per le le piccole e medie imprese»

 

Treviso, 28/02/2024 – Una nutrita rappresentanza dei 1500 associati del mandamento trevigiano domenica scorsa, 25 febbraio 2024, ha partecipato all’undicesimo congresso generale dell’associazione Artigianato Trevigiano - Casartigiani Treviso. L’appuntamento,  in programma a cadenza quinquennale, è stato l’occasione per illustrare alla base i risultati raggiunti, rinnovare gli organismi statutari e definire le strategie per il futuro.

Sono intervenuti in particolare il direttore Salvatore D’Aliberti, il presidente onorario Giorgio Grosso e il presidente Franco Storer. Il mandamento trevigiano offre servizi, consulenza e rappresentanza alle pmi artigiane e ai privati nel territorio del capoluogo, nell’hinterland con una presenza capillare in gran parte dei comuni della cintura urbana (con sedi a Treviso, Paese, Spresiano, Roncade e Preganziol), nell’area della Castellana e del Montebellunese. L’associazione (a cui si aggiungono, in provincia di Treviso, anche le collegate di Oderzo, Pieve di Soligo e Conegliano) è confederata con il sistema associativo regionale di Casartigiani Veneto (11.500 associati) di cui rappresenta uno dei perni fondamentali.

«Fino allo scorso anno la nostra associazione di Treviso» ha ricordato il presidente Franco Storer nella sua relazione introduttiva «a livello Casartigiani regionale, era la più rappresentativa sia in termini numerici che di servizi: contiamo  di mantenere questo  standard anche per i prossimi anni. Il ruolo di Treviso è stato  fondamentale, e ritengo lo sia ancora. I nostri dirigenti artigiani e dei nostri funzionari si sono prodigati in questi anni per garantire al sistema Casartigiani una presenza capillare nel territorio, svolgendo un ruolo attivo anche nell’allargamento a nuove realtà in provincia di Belluno e nel Miranese».

Nell’ultimo anno le imprese artigiane in provincia di Treviso, stando ai dati della Camera di Commercio, attestandosi a quota 22.023 totali al 31/12/2023, sono calate del 2,7% rispetto al 2022 e continuano comunque a rappresentare il 28% del mondo produttivo provinciale.  «Il calo demografico delle aziende ci preoccupa» commenta Storer «e lo scoppio della  guerra in Ucraina, condizionando il lavoro di molte aziende che commerciavano con la Russia, non ha certo aiutato. Inoltre le recenti decisioni di rivedere i bonus fiscali rischiano di mettere in difficoltà comparti di peso della nostra economia. Anche sul fronte della pressione fiscale, lo scenario è tutt’altro che roseo. Per i prossimi 5 anni, dopo le gravi difficoltà della pandemia, la strada non sarà certo in discesa»

In una congiuntura economica caratterizzata ancora da luci e ombre, Casartigiani Treviso è pronta a cogliere le sfide del futuro: «Per tutelare l’importante patrimonio rappresentato dalla piccole e medie imprese» prosegue il presidente «sarà fondamentale affrontare alcune sfide cruciali. Lavoreremo per garantire un rinnovo generazionale nelle nostre imprese, agevolando l’inserimento dei giovani nelle aziende, anche considerando l’avvento delle nuove tecnologie digitali; nell’accompagnare e sostenere le aziende che operano nei settori coinvolti dalle politiche di sostegno alla transizione ecologica; saremo parte attiva nel recupero delle attività dei centri storici, aiutando le imprese a ripopolare le città svuotate. Tra i nostri obiettivi anche quello di recuperare e ammodernare i centri di formazione e affrontare in maniera decisa le tematiche europee, sulle quali esprimiamo le nostre più ferme perplessità, a partire dalle eccessive liberalizzazioni che rischiano di strangolare il nostro tessuto produttivo».

A margine della relazione del presidente Storer, sia il direttore D’Aliberti, che il presidente onorario Grosso hanno sottolineato come il modello della concertazione e della rappresentanza abbia garantito negli anni importanti vantaggi alle imprese artigiane, in termini di servizi e tutele. Il congresso, in vista del rinnovo della presidenza nelle prossime settimane, ha provveduto al rinnovo del direttivo, nel quale siedono artigiani, imprenditori e funzionari in rappresentanza delle categorie e del territorio. Questi sono i 25 componenti: Franco Storer, Salvatore D’Aliberti, Luigino Benetton, Giuseppe Bordignon, Fabio Calzavara, Luca Canal, Luca Canzian, Umberto D’Aliberti, Vincenzo Dal Zilio, Ottavino Dotto, Fabio Fadel, Claudio Galliazzo, Nicola Girotto, Carla Magoga, Marzia Mantellato, Maria Martini, Fabio Mazzon, Fabio Storer, Alessandro Torresan, Antonio Vicini, Carla Zaia, Paolo Zaia, Ivano Zanatta, Fabio Zanette, Daniele Zottin.

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